Ruzzo, il centrosinistra fissa i paletti per sostenere la svolta

TERAMO – Alla vigilia dell’assemblea dei sindaci del Ruzzo, in programma sabato prossimo, i rppresentanti delle opposizioni di centrosinistra intervengono per chiedere una fase nuova nella gestione dell’acqua pubblica teramana. In un documento sottoscritto dai segretari provinciali di Pd (Robert Verrocchio), Sel (Tommaso Di Febo), Comunisti italiani (Francesco Antonini), Idv (Mauro Sacco) e Psi (Francesco Virgilii) si chiede al centrodestra di «cambiare rotta, di prendere coscienza dei gravissimi problemi della società» e si dichiara la disponibilità a sostenere una inversione di tendenza. Ma a dei patti. Intanto che l’acqua resti pubblica, cosa che gli stessi cittadini hanno chiesto con il referendum del 2011; che il gestore unico regionale non è soluzione adeguata ma che invece il Ruzzo debba restare «un asset strategico della provincia di Teramo: il rischio, oltre ad una possibile futura privatizzazione, è quello di vedere diminuiti gli investimenti, necessari più che mai, nella nostra provincia». Azzerare il Cda è doveroso per il centrosinistra e scegliere i nuovi dirigenti va fatto con un bando pubblico trasparente, «senza giochi di correnti e di partito che troppo male hanno fatto in questi mesi e in questi anni alla società, e senza pensare a super manager dagli stipendi stellari». Chiarezza sui conti, poi: «Chiarire nel dettaglio l’attuale situazione finanziaria della società, elaborare un piano industriale che il centrodestra non è stato in grado di elaborare e valorizzare al meglio il personale attuale – chiede il centrosinistra -, dando certezze ai dipendenti e ai precari che in questi giorni sono giustamente preoccupati per il proprio futuro». Verrocchio e gli altri ribadiscono che a queste condizioni il centrosinistra sosterrà il cambiamento,, «con responsabilità ma non a tutti i costi. Per il bene di una delle società pubbliche più importanti del nostro territorio dobbiamo sterzare di 180 gradi. Dobbiamo mutare logiche e metodi. Siamo pronti ad assumerci le nostre responsabilità. Vogliamo sperare che anche il centrodestra sia pronto a fare altrettanto».